Dimension W

Proseguiamo con l’analisi di Dimension W 1×02, ovvero la seconda puntata. Dopo aver introdotto alcuni protagonisti e la trama iniziale, venite a scoprire cosa ci aspetta.

Nella puntata precedente…abbiamo fatto la conoscenza di due dei protagonisti principali della serie, con un loro primo incontro totalmente casuale. Durante questa puntata si inizia a scoprire la vera identità di Mira. L’episodio si è concluso con Mira che si è proposta nel ruolo di recuperatore, insieme a Mabuchi.

Durante i primi minuti della nuova puntata scopriamo subito che la madre di Mira, la Dottoressa Seira, fu la fondatrice effettiva dell’organizzazione New Tesla, che come sappiamo ha creato i coil utili ad immagazzinare ed utilizzare l’energia infinita proveniente dalla dimensione Z.

Una nuova missione da compiere

In questo secondo episodio facciamo la conoscenza di Loser, un rapinatore fantasma che si diletta nei furti di opere d’arte. Inoltre possiede grandi manie di protagonismo, proiettando sempre i suoi colpi in diretta davanti a tantissime persone, come fosse un semplice show ed occupando qualsiasi segnale video presente.

Il suo nome deriva dal fatto che nessuno dei suoi innumerevoli colpi è andato a segno…almeno fino ad ora. Come sempre lo scopo di Mira e Mabuchi è quello di scovare i coil illegali e portarli via prima che finiscano nelle mani sbagliate. Durante questa missione, mentre Mira è intenta a cercare i trasmettitori che permettono a Loser di trasmettere, Mabuchi si ritrova a dover inseguire Loser fino alla stanza in cui è presente l’ennesima opera d’arte, questa volta contenente un coil illegale.

Dall’incontro di Mabuchi e Loser scopriamo anche la storia che si cela dietro i vari tentativi di furto messi in atto da questo personaggio mascherato. Si tratta di una vendetta per l’uccisione della propria moglie. Tant’è che per qualche secondo decide di togliersi la maschera, mostrando le evidenti ferite presenti sul suo volto.

Loser:“Anch’io ho perso il volto, le mani e i piedi…nonché la mia amata moglie.”

Esplosione dimensionale

Una volta arrivati nella stanza dell’opera d’arte, ecco che si interrompe l’inseguimento e sopraggiunge anche il direttore del museo Central 47, accompagnato da due robot dotati di coil illegali.

Inutile dire che Mabuchi ci abbia impiegato pochissimi secondi prima di metterli fuori gioco. Purtroppo il proprietario, per paura di essere beccato dalla polizia con dei dispositivi illegali, ha tentato di rimuoverli, scatenando la cosiddetta esplosione dimensionale. Si è così creata una vera e propria apertura verso la dimensione Z, che ha generato un ammasso deforme di corpi.

In Dimension 1×02 non succede poi moltissimo a livello di storia, raccontando praticamente tutto ciò che già sapevamo. L’unico elemento, che però rimane ancora un mistero, riguarda i cosiddetti Numbers, una versione particolare di coil, che vengono semplicemente menzionati da Loser.

Mabuchi:” E’ quello il tuo obiettivo?”

Loser:“I Numbers…se ti interessano, prima o poi scoprirai cosa sono”.

Mabuchi:“Che vuoi dire?”

L’episodio termina con un dialogo tra Mira e Loser, in cui quest’ultimo ribadisce che:“Personalmente, io so solo che ho una vendetta da compiere”.

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