Prodotto dalla casa editrice MAPPA e distribuito in Italia dalla Nexo Digital, In questo angolo di mondo ci racconta la storia della giovane Suzu che vive ad Hiroshima durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Sognare in periodo di guerra

Suzu è una ragazza cresciuta ad Hiroshima, in una famiglia che vive producendo fogli di alghe. Ama ritrarre ogni cosa e passa molte delle sue giornate a raccontare storie a sua sorella attraverso i suoi disegni. Un giorno viene chiesta in sposa da un ragazzo che dice di averla già incontrata da piccola e lei, inizialmente titubante, accetta questo matrimonio pur non sapendo chi lui sia. Ora che sono sposati, Suzu ha modo di conoscere Shusaku, un ragazzo dolce e premuroso che lavora nel Ministero della Giustizia e dopo il loro matrimonio la ragazza va a vivere nella sua nuova casa a Kure.

Nonostante sia una città nuova e non conosca nessuno, Suzu si da subito da fare sia in casa che con il comitato comunale. La guerra però è già alle porte e gli aerei continuano ad essere una minaccia per la sua incolumità e quella della sua famiglia. Quando anche sua cognata con la figlioletta Harumi arrivano in casa, Suzu prova in tutti i modi ad andare d’accordo con la sorella di suo marito ma questo sembra non essere possibile. Suzu scoprirà presto, a sue spese, quanto la guerra possa essere crudele con lei e con i suoi familiari ma allo stesso tempo scoprirà che solo l’amore e l’amicizia possono essere l’unico modo per avere un domani.

La mia famiglia è tutto ciò che ho

Suzu Urano: è la protagonista della storia. Adora disegnare ed inventare storie per la sua sorellina. Sposa Shusaku nonostante sembra non conoscerlo e subito va a vivere a Kure. E’ una ragazza sempre allegra ma il carattere duro di sua cognata le fa desiderare spesso di tornare a casa dai suoi genitori. Nonostante da giovane fosse innamorata del suo compagno di classe Mizuhara, quando inizia a conoscere Shusaku se ne innamora perdutamente.

Shusaku Hojo: ragazzo che lavora nel Ministero della Giustizia a Kure. Da piccolo incontra Suzu ad Hiroshima ed in quel momento se ne innamora. Cresciuto la chiede in moglie e da subito dimostra di provare grande affetto per lei. E’ un ragazzo dolce, premuroso e all’occorrenza anche un pò geloso. Anche nei momenti di maggiore difficoltà, sarà lui a proteggere e dare coraggio a Suzu.

Sumi Urano:è la sorella di Suzu e vive con i genitori ad Hiroshima. Quando le due erano piccole si divertivano ad inventare storie sul loro fratello maggiore che chiamavano “Fratello Orco”. Prima che cadesse la bomba ad Hiroshima va a trovare sua sorella raccontandole della sua cotta per un marinaio e chiedendole di venire a trovare la sua famiglia.

Tetsu Mizuhara: compagno di classe di Suzu e ragazzo dal carattere forte. Nonostante compia gesti che lasciano intravedere dei sentimenti per la ragazza non trova mai il coraggio di confessarle il suo amore e si arruola in marina. Solo da adulto andrà da lei, ma ormai Suzu si sarà sposata.

Keiko e Harumi Kuromura: sono rispettivamente la cognata e la nipote di Suzu. Nonostante la ragazza ce la metta tutta per esserle simpatica, Keiko ha un carattere orgoglioso e non fa che voler sovrastare Suzu. Solo Harumi, la figlioletta, sarà di conforto a Suzu ma quando la piccola morirà uccisa da una mina, Keiko non farà che incolpare la ragazza  dell’accaduto.

Posso ancora vedere i colori del mondo

La grafica di questo film di animazione è davvero molto interessante. Si tratta di uno stile molto semplice e minimale, con linee molto nette e proporzioni alquanto ridotte. Non si tratta di un film stile classico anime giapponese, ma sembra piuttosto uno di quei vecchi anime con un tocco Ghibli tra le righe. Le proporzioni fisiche dei personaggi suggeriscono che si tratti quasi di bambini-adolescenti ma per dare il tono di adulti vengono aggiunti dettagli come rughe e visi più squadrati.

Le fisionomie e gli abiti sono essenziali, niente dettagli nei capelli o negli occhi, niente fronzoli o pieghe. Questa scelta stilistica porta lo spettatore a focalizzarsi sulle ambientazioni e sulla drammaticità del film. I colori sono per lo più freddi, per dare un tono di malinconia e di guerra anche se le scene sono ambientate nel tranquillo paese di Kure. Favolosi sono i background creati come se fossero quasi fotografie mentre si rimane decisamente a bocca aperta quando la protagonista ci immerge nel mondo che lei vede attraverso i suoi disegni. Ogni suo disegno, pur se realizzato solo con la matita o con l’acquerello, trasforma scenari quieti in veri e propri mondi fiabeschi.

Andremo avanti nonostante tutto

Non c’è che dire, anche se lo stile è nettamente diverso dai soliti anime moderni, In questo angolo di mondo è un film di animazione davvero bello e commovente. Si sente tantissimo la tragicità del tema della guerra, ma non viene meramente raccontata la storia di un soldato ma la vita al di fuori delle trincee. Grazie a Suzu possiamo vedere quella che era l’ambientazione di Hiroshima e dei paesi vicini, prima che fosse sganciata la bomba che ha cancellato tante vite. Si tratta di un film in cui ci sono tantissimi temi: la guerra e le sue conseguenze, l’amicizia, l’amore corrisposto e non corrisposto, la famiglia ed i sogni.

Data la tragicità del film dobbiamo aspettarci di piangere a dirotto? Decisamente no. Quest’animazione ci da un senso di coraggio attraverso la protagonista che non si fa fermare da niente e da nessuno e continua a vivere e sognare grazie anche al sostegno della sua famiglia. Anche se verso l’ultima mezz’ora di film ci si trova nella piena crisi dovuta allo sgancio della bomba di Hiroshima, il finale non è banale. Lascia allo spettatore un senso di speranza: una nuova vita può cominciare nonostante intorno a Suzu e Shusaku non ci sia quasi più niente

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