Questo non è il mio corpo-cover

La Kappa Edizioni ha pubblicato nel 2002 Questo non è il mio corpo di Moyoko Announ manga in volume unico sui problemi alimentari che alcune ragazze affrontano nella loro vita.

Accettarmi non basta

Noko è una ragazza come tante, con un buon posto di lavoro in un’azienda ed un fidanzato che le vuole bene. La sua vita dovrebbe filare liscia come l’olio ma le sue colleghe di lavoro ed i suoi superiori non fanno che trattarla male. Continue prese in giro, offese e maltrattamenti rendono la vita della ragazza difficile da sopportare. Ma cos’ha fatto lei per meritare ciò? In realtà Noko è una ragazza altruista e buona anche se un pò impacciata, ma quello che agli altri non piace è il suo aspetto. La ragazza è infatti grassa e questo disturba la loro visione.

Noko non sa che fare ed affoga la sua tristezza in altro cibo fino a quando non si sente piena. Persino il suo fidanzato  Saito non sembra volere che lei cambi, anzi la sua gelosia lo porta a volerla ancora più grassa. Dopo l’ennesima offesa, in cui la sua collega Mayumi dice di essere andata a letto con Saito, in Noko qualcosa scatta. Decide così di rivolgersi ad una clinica dimagrante, ma a volte la disperazione conduce su strade sbagliate.

Perchè vi do ascolto?

Questo non è il mio corpo-mangia

La grafica di questo manga è davvero minima e quasi grottesca. Questo stile rappresenta pienamente il tema deciso che accompagna Questo non è il mio corpo, con tratti semplici e pochissimi particolari. I corpi esili e le linee sottili, realizzate anche con una certa velocità, mostrano “l’osso” della vicenda. Nonostante in moltissime scene ci siano ovvi errori grafici, come linee tremolanti o ombre tirate male, si capisce benissimo che l’autrice ha voluto puntare alla drammaticità delle scene. Essendo un manga che parla di problemi alimentari, l’accentuazione dei tratti del volto di Noko sono quasi mostruosi.

La fisionomia degli altri personaggi, soprattutto femminili, è ugualmente grottesca per comunque sottolineare lo stacco che c’è tra il personaggio grasso e quello magro. Per certi versi questo manga ricorda nei suoi tratti le figure longilinee del manga Nana, anche se siamo ben lontani dal suo stile. Per altri tratti, come ad esempio la figura scheletrica ed anche un pò tremolante, ci si può rifare alle scene hot del manga Junjou Romantica. Questo manga comunque ha un suo stile originale completamente distaccato dai soliti manga shojo o seinen.

La nuova me non basta

Per il tema forte che ha con sè, la lettura di questo manga è da soppesare. Nonostante sia un volume unico ed anche con capitoli abbastanza brevi, la lettura risulta lenta. Il motivo che rallenta la lettura è proprio questo carico emotivo che la protagonista porta con sè. Anche se graficamente non è appagante e si potrebbe tranquillamente giudicare questo manga come “brutto”, immedesimandosi in Noko si sente la pesantezza degli eventi e quindi si rivaluta anche lo stile.

L’autrice è riuscita ad entrare benissimo nel dramma psicologico di una ragazza che affronta sia un mondo di squali, sia un  mondo di scelte sbagliate. Nota dolente è il finale un pò sciapino, che lascia comunque un pò di speranza alla protagonista ma senza chiudere con un lieto fine.

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